Una spremuta di benessere
100 g di arancia apportano dalle 35 alle 50 kcal, la maggior parte delle quali provengono da zuccheri, intorno agli 8-9 g. Le fibre si attestano intorno ai 2 g, di cui circa 0,6 g di fibra solubile. I grassi sono praticamente assenti mentre le proteine arrivano appena ad 1 grammo. Discreto il contenuto di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e rame. Notevole il contenuto di vitamina C, un’arancia media è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero della vitamina. Attenzione però la Vitamina C è termolabile e si deteriora facilmente esposta all’aria e alla luce. Frutto dissetante e ad azione diuretica.
Presenti in quantità apprezzabili anche folati, vitamina B1 e vitamina A.
Il colore giallo arancio del frutto è dovuto alla presenza di licopene, beta-carotene e criptoxantina.
Il gusto acido è dovuto ovviamente all’acido citrico, un acido di fondamentale importanza per tutti gli organismi viventi, che qui troviamo in quantità pari all’1% del peso. Altra sostanza presente in quantità è il glutammato, fino a 70 mg per 100 g di succo, che contribuisce al deciso e pieno sapore del frutto.
Fenoli, flavonoidi, antocianine e altre sostanze contribuiscono al profumo, al gusto e al colore di questi frutti, un’enorme quantità di composti isolati da buccia e polpa dell’arancia.
Tra gli alimenti più ricchi di poliammine troviamo proprio le arance, per cui a livello di prevenzione, le arance hanno un notevole effetto antiossidante, favorendo la disintossicazione dell’organismo e prevenendo la formazione dei tumori. Nel caso invece di malattie tumorali le arance così come mandarini, pompelmi, pomodori etc, ricchi di poliammine vanno sospesi in quanto favoriscono la crescita delle cellule tumorali.